"C'è dell'altro rispetto al recinto del bipolarismo e della foto di Vasto", dice l'indignata che è appena intervenuta a L'Infedele. È un'affermazione condivisibile, ancor più se penso ai partiti che tendono ad un'organizzazione sempre più verticale, autoreferenziale, e guardano ancora alle tessere come unico strumento che legittima la partecipazione alla vita pubblica. Ma bisogna riaprire i libri, studiarli con calma, capirli, senza mettersi in bocca formule auto risolte che non ammettono osservazioni, dubbi, controindicazioni.
Perché non serve a nulla fare casino se poi non si ha contezza nemmeno delle proprie affermazioni.
lunedì 30 gennaio 2012
giovedì 26 gennaio 2012
Il pulpito del viceministro
Assumiamo che laurearsi dopo 28 anni sia da sfigati: il viceministro
Martone può esprimere liberamente le sue opinioni nei limiti della
carica che riveste. Ora, siccome le parole hanno un significato e chi le
pronuncia deve essere la prima o il primo a dare l'esempio (che venga
dalla propria coscienza o che glielo chieda la società), il viceministro
Martone ci deve spiegare come è riuscito a diventare
professore ordinario a 29 anni (il più giovane in Italia) e sulla base
di quali testi scientifici prodotti si è meritato la carica di
viceministro e diverse consulenze nell'ambito del Ministero della
Funzione Pubblica. Una volta chiarita la sua posizione, si può discutere
del merito della sua affermazione. Che di sicuro è espressa malissimo
ma potrebbe avere, in alcuni casi, dei tratti condivisibili.
Questo per dire che se è vera l'equazione non laureato a 28 anni=sfigato, allora in questo Paese potrebbe essere altrettanto vera l'equazione ordinario a 29 anni e consulente di Ministeri=raccomandato da papà o da mammà. Che è l'esatto opposto della cultura meritocratica che questo Governo, di cui lui fa parte, sta provando a mettere in atto.
Si attendono chiarimenti.
Questo per dire che se è vera l'equazione non laureato a 28 anni=sfigato, allora in questo Paese potrebbe essere altrettanto vera l'equazione ordinario a 29 anni e consulente di Ministeri=raccomandato da papà o da mammà. Che è l'esatto opposto della cultura meritocratica che questo Governo, di cui lui fa parte, sta provando a mettere in atto.
Si attendono chiarimenti.
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